FAI UNA VACANZA ALTERNATIVA
SCOPRI LA TRANSILVANIA DEL SUD-OVEST
MA CON CALMA… “UNA PERSONA ALLA VOLTA”!
COSA E’ PER NOI IL TURISMO SOLIDALE?
E’ un modo di viaggiare che consente al turista di immergersi nella cultura del luogo visitato, contribuendo con la sua presenza, ed eventualmente partecipando alle nostre attività di volontariato, al miglioramento della comunità.
IL NOSTRO APPROCCIO
L’aspirazione di ognuno di noi è la felicità, che consiste nel giusto grado di soddisfazione dei nostri bisogni, ma non può esserci vera felicità se non è per tutti i membri della società…
…al giorno d’oggi però la società civile può essere intesa solo in maniera Globale! Per questo occuparci di ogni parte del Mondo significa occuparci anche del nostro miglior futuro…
riducendo i rischi di degrado della società Globale in cui vogliamo essere felici! Da questo nasce il nostro progetto di Sostegno allo Sviluppo attraverso il Turismo Solidale.
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STORIE DI PERSONE
CRISTIAN
La nostra storia parte da un bambino, una lettera, finita a Panama e dalla voglia di fare la differenza nella vita e nelle storie delle persone, come il caso di Cristian, da cui tutto è partito…
Novembre 1989, crolla il Muro di Berlino e l’URSS è in profonda crisi. Nei mesi successivi un piccolo gruppo di parmigiani opera due spedizioni umanitarie nella disastrata Romania del dopo Ceaușescu (unico paese del blocco sovietico con rivoluzione sanguinosa). Autunno 1990 (Primo Anello): giunge a Parma una strana lettera, con indirizzo molto pasticciato. Porta un timbro che recita: “CORRESPONDENCIA MAL ENCAMINADA A PANAMA”. Si capisce che per arrivare a Parma questa lettera è passata da Panama.
PAUL
La Storia di Paul è una storia che dà speranza perché si fonda sulla speranza.
Paul a trent’anni ha deciso di scommettere sul futuro insieme a un caro amico e dimostrare come è possibile invertire anche il vecchio adagio “finché c’è vita, c’è speranza”, perché non sempre le persone riescono a reagire alle situazioni difficili. Ma sicuramente è vero il suo inverso finché c’è speranza, c’è vita! poiché diventa sicuramente difficile vivere senza la speranza.
Paul è di Anina, una cittadina della Romania sud occidentale e per quanto sia cresciuto in una famiglia di ceto medio e abbia avuto occasione di studiare, come tutti i ragazzi che vivono e crescono in una zona economicamente depressa ha dovuto affrontare le sue difficoltà, legate soprattutto alle prospettive sul futuro. La regione è una delle zone più belle della Romania dal punto di vista naturalistico ma anche tra le più povere. Anina stessa, ex cittadina mineraria ed ex sede di una centrale elettrica a carbone, ha subito il trauma della chiusura della miniera ed è tuttora oggetto di diaspora.
PERCHE’ SCEGLIERE UN VIAGGIO SOLIDALE?
- I COSTI – incredibilmente bassi e convenienti, di solito non si superano i 40 euro al giorno a persona.
- IL CONFORT – sempre presente tra sistemazioni con tutti i confort e spostamenti organizzati, all’insegna del relax, senza pensieri ne preoccupazioni.
- I LUOGHI – ambientazioni dal grande fascino sia naturalistico, con una natura selvaggia e quasi incontaminata, che storico-artistico, con luoghi e città entrate nella storia.
- L’ESPERIENZA – unica nel suo genere, con la possibilità di immergersi in una cultura tanto diversa ma allo stesso tempo tanto vicina a noi.
- LE PERSONE – vere, uniche, come solo un viaggio del genere può mostrarti
- I LEGAMI – che inevitabilmente si creeranno in un viaggio di questo tipo, con compagni di viaggio e non solo.
- IL BENE – la possibilità unica di fare del bene attraverso una vacanza, svagandosi e divertendosi!
“Non una vacanza ma un viaggio.
Un viaggio attraverso una terra in cui è possibile toccare con mano il segno lasciato dalle molte culture e popoli che ne hanno tracciato la storia, e allo stesso tempo riempirsi gli occhi di una bellezza naturale che a tratti sembra magica.
Un viaggio che mi ha spaccato il cuore ma solo per riempirlo fino a farlo traboccare, che mi ha reso fiera di poter condividere dei giorni con persone talmente pazze da pensare di poter cambiare le cose e da riuscirci nonostante tutto.
Un’esperienza che consiglio di fare a chiunque abbia cuore e anima.”
“Siamo stati da sempre, per scelta, turisti fai da te (ahi ahi ahi!!!). Per scelta abbiamo sempre usato solo mezzi pubblici o autostop per spostarci: questo perché siamo convinti che in una vacanza, più che i luoghi, siano importanti gli incontri con le persone. Siamo curiosi di profumi, di cibi, di musiche, di culture diverse, di chiacchierate e di situazioni impreviste. Questa per noi è stata la prima “vacanza solidale”. Eravamo già stati altre volte in Romania, che ci affascina per i suoi luoghi, la sua enorme varietà di culture, per le sue atmosfere. Ma stavolta è stata speciale. Sentirsi in qualche modo parte di un progetto ci ha permesso di poter guardare le cose da dentro, e non, come succede di solito ai turisti, da spettatori. Difficile raccontare in poche righe la quantità di emozioni che rimangono nel cuore alla fine di un viaggio simile: sicuramente la bellezza dei luoghi, i cavalli al pascolo, le acque trasparenti dei torrenti; il viaggio sul vecchio trenino da Oravita; la scuola di Bradet e la sua incredibile storia di tenacia e coraggio; la miniera abbandonata di Anina e i suoi macchinari imponenti; ma soprattutto le persone, la loro simpatia, disponibilità e accoglienza. Un grazie speciale alla mitica, instancabile Florentina, al nostro choffeur Costantin, che per comunicare con noi ha inventato una lngua “romaliana”, a Ghita, che ci ha guidato alla scoperta della miniera abbandonata, e soprattutto a Gian Luca, che dall’Italia non ci ha persi di vista un attimo e con cui speriamo di poter continuare, in qualche modo, questa avventura….. Mi porto nel cuore le piccole grandi donne coraggiose, infaticabili e sorridenti incontrate in questi giorni: la piccola Romina (mamma di quattro figli piccoli) e la sua mamma Lily, che ci hanno preparato una cena nella loro casa di Bradet, e che stanno mettendo in piedi una piccola attività di “catering”; Angy, moglie di Costantin, che, tra orto, galline e impegni domestici, allatta i due più piccoli dei suoi cinque figli e, con ironia, dice “come un tandem”.
Ogniqualvolta mi mettevo a cercare Turismo Solidale in Transilvania usciva la scritta Associatia il Giocattolo. E tutte le volte entravo a vedere quelle belle immagini di bambini e di natura. Ma la “casa col tetto rosso” immersa in una prateria, quella casa stessa mi è sembrata subito un giocattolo. Il mio sogno di bambina, una casa così bella, il mio sogno di giovane mamma, poterne regalare una, in miniatura, ai miei di bambini. Perché dentro lì, a Bradet, ai miei occhi di aspirante viaggiatrice solidale, non si poteva che consumare quel sogno di bellezza e di serenità. La casa col tetto rosso e il grande prato verde. La proposta di viaggio, coincidente con il periodo del mio compleanno, la determinazione di andarci anche da sola per ritrovarmi poi con due amiche affascinate da quanto io ho raccontato loro dell’Associazione e descritto del viaggio, tutto si è svolto con facilità e leggerezza. Una terra bella e ricca di verde, di boschi e di acqua. Gente semplice, ospitale e curiosa di conoscere. Il sorriso sulle labbra nonostante tutto. Un grande desiderio di tornare e di poter essere una goccia in un oceano di solidarietà.
Più che descrivere cosa mi ha dato questo viaggio, farei ben prima a dire cosa non mi ha dato, tanto è vasta la gamma di emozioni provate. Tutto partì dalla volontà di fare turismo solidale e distaccarmi per un po’ da ciò che mi circondava, immergendomi in una realtà ben diversa dalla mia, seppur non così lontana geograficamente. Mi ritrovai così su un pulmino blu con un gruppetto di persone, che ben presto diventarono volti amici, alla volta delle bellezze della Romania, fra campi di colza gialli come limoni, laghi color alabastro, boschi rigogliosi, cascate incantevoli e animali liberi al pascolo. Ma ciò che maggiormente rimane è il viaggio fatto dentro ognuna delle persone incontrate. Vidi negli occhi delle persone il buio accecante di chi non sa pensare a nient’altro che non sia mangiare e riscaldarsi nel freddo della sera; quella umiltà che solo chi vive in povertà può avere. Il loro sorriso, la loro amorevole accoglienza e l’infinita riconoscenza non possono che scaldare il cuore. E i bambini gioiosi che incontrammo alla scuola ancora di più! Quest’ultima, così colorata, immersa in un oceano di verde, appare come in un libro di favole in cui tutti i sogni possono avverarsi. Proprio i bambini, assieme all’Asociatia IL Giocattolo, sono il simbolo di una speranza che non muore. Grazie per avermi permesso di vedere altro, ed ora tornata a casa, di vedere oltre. Auguro ogni bene a tutti i Copii (bambini in romeno) di Anina e Bradet, e lunga vita all’Asociatia il Giocattolo! A presto!