Antica Ferrovia 1848 – 1863 Nei monti Semenic si sono scoperti i primi depositi di carbone fossile della Romania, così che tra gli anni 1771-1778 si aprirono le prime miniere di carbone a Anina, Doman e Secu nel distretto di Caras-Severin. Per questo motivo lo stato autriaco (che amministrava questa tenuta) ha iniziato nel 1847 a costruire la prima ferrovia della România – Oravița-Baziaș (sul Danubio) – che aveva lunghezza di 62,5 Km ed era usata per il trasporto del carbone fino al Danubio e poi fino in Austria.
Storia della Ferrovia Anina
La costruzione tra le montagne ha imposto la realizzazione di alcuni lavori importanti di ingegneria. La ferrovia verso Anina sale da 218 m. (Oravița) a 556 m. (Anina), dunque un dislivello di 338 m. Lunghezza di 33,4 km; 14 tunnel per 2.084 m; 10 viadotti per 843 m; 9.946 m di muri di appoggio; su 21.171 m si sono fatti tagli nella roccia del monte. In genere, si è lavorato nei calcari duri e compatti e fra altre vittorie tecniche si deve menzionare il raggio piccolo di curvatura del tragitto di soli 114 m e la declività che in alcuni posti raggiunge solo il 20 per mille, quando il limite minimale normalmente usato sarebbe di 150.
Il tragitto ha tre sezioni: Oravița – Maidan, Maidan – Gârliște, Gârliște – Anina. Sulla porzione Oravița – Maidan ci sono 6 viadotti, il più grande è quello di Racoviță costruito di mattoni con 11 aperture, un’altezza di 26,5 m e una lunghezza di 125.8 m. Subito dopo questo viadotto si nota una ramificazione della linea che porta alla cava Maidan, ai piedi di Talva mică da dove si estrae antracite e quarzo. Fra Madian e Lissava si trovano due viadotti fra cui quello nella Vale di Jitin ha 7 aperture ed una lunghezza di 130.8 m. L’apertura in mezzo a questo viadotto ha 31 m e una costruzione metallica con un’altezza dei pilastri di 37.18 m, mentre le aperture esterne sono arcuate e curvate col raggio di curvatura di 114 m. È il viadotto più grande costruito su tutta la linea e c’è da notare il fatto che la parte metallica è stata costruita in una zona di montagna, senza le gru. Fra Gârliște ed Anina c’è un viadotto, vicino ad Anina, con una lunghezza di 95.4 m ed una altezza di 31.6 m. con la parte centrale di metallo. Il tragitto di questa Ferrovia è di un pittoresco unico, con paesaggi montanari distinti. Stazioni: Oraviţa, Brădişorul de Jos, Dobrei, Lisava, Ciudanoviţa, Gârlişte, Anina.
L’attuale locomotiva percorre lentamente i 33 km. permettendo di godere il paesaggio; i vagoni sono con sedili lignei e la stufa a legna! A Reșița (città capoluogo della regione) c’è il museo delle locomotive a vapore dove si possono ammirare le vecchie glorie
E’ la vecchia capitale della regione Caras prima della unione con la regione Severin. Ha uno splendido teatro, copia fedele in perfetta scala 1:5 del teatro di Vienna (non più esistente). Storia del Teatro di Oravita Oravita ha anche la più antica farmacia montana della Romania con materiale e attrezzatura originali. Tutto del 1763.
Si tratta di circa 20 mulini ad acqua, del 1770, nella valle di Rudaria, alcuni dei quali in perfetta funzione per macinare una buonissima farina, acquistabile direttamente dai contadini. I mulini di Rudăria sfidano non solo tempo, ma anche la tecnologia moderna. La catena dei mulini che adornano il fiume Rudăria per un tratto di circa tre chilometri viene considerato la più grande e spettacolare catena di mulini ad acqua dell’Europa meridionale. I 22 monumenti storici, ai piedi delle Montagne di Almăj, sono considerati tra le più importanti attrazioni turistiche del Banat, e non solo. Cosicché, i viaggiatori che arrivano in questo luogo da fiaba dal villaggio Eftimie Murgu hanno la sensazione che il tempo si sia davvero fermato. Automatico viene il paragone con la nostra frenesia consumistica che tanti danni ecologici crea mentre questa gente vive ancora con ritmi perfettamente integrati nella natura senza alcuna “impronta ecologica”. Un luogo che fa riflettere molto, oltre che rilassare e riempire di serenità, grazie anche all’accoglienza fraterna.
Facile gita in auto e poi in barca fino a lambire il confine con la Serbia. Volendo, fino alle famose Porte di Ferro. Ci si può avvicinare alla Tavola Traiana con iscrizione latina dedicata all’imperatore. Vicino alla città di Orșovasi può vedere la Statua del re Decebalo, scultura colossale alta 55 metri che raffigura, per l’appunto, Decebalo, re dei Daci dall’87 al 106 d.C. La sua realizzazione fu proposta, e in gran parte finanziata, da Giuseppe Costantino Dragan. I lavori iniziarono nel 1994 e durarono dieci anni, terminando nel 2004, per un costo totale di oltre 1 milione di dollari. Attualmente è la scultura ricavata da una roccia più alta dell’intera Europa. Sotto il volto di Decebalo è incisa la seguente iscrizione in latino:
«DECEBALUS REX – DRAGAN FECIT» | «DECEBALO RE – DRAGAN (la) FECE (costruire)» |
E’ possibile pernottare in caratteristici alberghi affacciati sul Danubio o bungalow sull’acqua.